Promuoviamo la gentilezza: lo facciamo perché è una dichiarazione di pace, rivolta prima di tutto a noi stessi. È un modo per dire e per dirci che possiamo avere fiducia. Non la fiducia che tutto andrà bene: la fiducia che comunque vada potremo imparare qualcosa. Potremo uscirne arricchiti. Potremo camminare con dignità nella nostra vita.

Prontuario della gentilezza ....a cura della classe III A (Scuola Secondaria)


Mai come in questo momento abbiamo bisogno di riscoprire e coltivare la gentilezza, perché se i suoi tanti e diffusi contrari (maleducazione, insolenza, arroganza, violenza fisica e verbale) avvelenano la vita, la gentilezza la migliora, la arrotonda, rendendola più dolce per tutti.

Consulta e usa il nostro prontuario, sii gentile: aiutaci a fare meglio! Grazie mille

GENTILEZZA E'

una parola

un gesto

un pensiero

una parola

un gesto

un pensiero 

una forma di attenzione

un atteggiamento

un farmaco senza effetti indesiderati

una qualità

un dono

un’arte che nulla toglie e molto aggiunge al capolavoro della tua vita,

qualunque esso sia.

 Malgrado la grammatica,

non è un concetto astratto.


PAROLE GENTILI 

Grazie

Prego

Per favore

Per piacere

Permesso

Posso?

Posso aiutare/rendermi utile?

Benvenuto/a

Bentornato/a

Bentrovato/a

Buongiorno, buon pomeriggio, buona serata… e tutte le forme di saluto, formali e informali, che rendono buono ogni momento e migliore l’intera giornata

Tutti i complimenti: quelli inaspettati, quelli esagerati, a patto che siano sinceri, quelli banali e scontati per chi li pronuncia, ma non per chi li riceve

Scusa

Mi dispiace

Sono desolato/a

Posso rimediare/farmi perdonare?

Non preoccuparti

Non fa niente

Non è la fine del mondo, ci sono io… e tutte le parole/espressioni con cui riusciamo a risollevare almeno un po’ il morale degli altri, a non mortificarli e talvolta a scusarli, se non sono stati molto gentili nei nostri confronti

Salute

Buona/ottima vita e ogni augurio fatto nelle occasioni più diverse, non solo nelle ricorrenze da festeggiare, ma per augurare e augurarsi ogni giorno qualcosa di speciale.


GESTI GENTILI

Salutare

Far visita ai nonni

Ringraziare

Chiedere scusa

Sorridere, anche se si indossa la mascherina

Bussare prima di entrare

Chiedere permesso prima di sedersi

Collaborare in casa

Aiutare un bambino a colorare

Ascoltare e ricordare che le persone non sempre hanno bisogno di un consiglio, a volte desiderano solo essere ascoltate

Dare consigli o astenersi dal darne

Non sbattere la porta anche se si è arrabbiati

Dare del Lei

Difendere qualcuno che non sa/può farlo da solo

Versare l’acqua a tavola, meglio se non sulla tovaglia

Fare un complimento

Aiutare una persona/un animale in difficoltà

Fare dei regali

Rispettare la fila

Rispettare il turno di parola

Avere cura di non interrompere un discorso/una conversazione

Ricordare, con la speranza di tornare presto a compierli, tutti quei piccoli e grandi gesti che da quando siamo nati ci hanno riempito la vita e che, a causa della pandemia, sono diventati pericolosi al punto da essere vietati: stringere la mano, dare una carezza/una pacca sulla spalla, abbracciarsi, offrire una caramella/un cioccolatino, condividere la merenda, asciugare una lacrima…

Cedere il posto

Regalare un palloncino a un bambino

Fare un passo indietro

Sostenere buone cause

Non urlare

Rispettare tutte le regole della buona educazione e ricordare che nessun gesto gentile, per quanto piccolo, è inutile o insignificante.

PENSIERI GENTILI

I pensieri gentili a volte precedono le azioni e le rendono possibili, altre rimangono buoni proposti o desideri in attesa di una buona stella per realizzarsi.

Penso e sento di essere ospite e non padrone su questa Terra

Penso di non essere superiore a nessuno e mi impegno ogni giorno a diventare migliore di quanto non fossi ieri

Penso a parole e azioni resilienti per chi è triste, malato, sta in quarantena o attraversa un momento difficile

Vorrei trascorrere più tempo con i miei nonni

Vorrei aiutare chi ha bisogno

Vorrei ricordare tutti i compleanni delle persone che conosco

Penso che dovrei onestamente chiedermi: Sono gentile? Quanto?

Per esempio, avete mai aiutato una persona anziana che non conoscete ad attraversare la strada o a portare la busta della spesa? Io no, però saperlo un gesto gentile potrebbe aiutarmi a compierlo quando mi si presenterà l’occasione.

Quante volte dite: “Papà/mamma/nonna/o ti voglio bene”? Io quasi mai, non perché non è vero, ma perché per me è scontato, tuttavia comincerò a dirlo più spesso, perché la gentilezza non dà nulla per scontato.

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